Secondo uno studio effettuato da Cribis D&B i pagamenti nel primo trimestre del 201 sembrano essere sempre più puntuali.
Dallo studio emergono consistenti mutamenti nel sistema dei pagamenti negli ultimi anni in Italia. A marzo 2016 infatti solo il 35,1% del totale delle imprese ha pagato con puntualità mentre i pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo si assestano al 13,8% (+150,9% rispetto al 2010).
Mal comune mezzo gaudio?
La bufera che si è scatenata nelle ultime settimane sui titoli bancari non sembra più essere confinata agli istituti di credito italiani: per due sedute consecutive infatti, persino un colosso come Deutsche Bank è stato bersaglio di forti vendite, anche se poi il titolo ha recuperato parte delle perdite: le azioni della banca tedesca sono crollate del 10% a Francoforte nella prima seduta della settimana e il giorno successivo sono scese di un altro 14%. Da inizio anno il titolo ha perso oltre il 35% del suo valore in Borsa, mentre il costo dei CDS, lo strumento per assicurarsi contro il default, ha toccato picchi che non si vedevano dal 2011.
Secondo un’analisi di Dun & Bradstreet stiamo assistendo ad un calo dei fallimenti delle aziende a livello mondiale: tassi di interesse sempre più bassi, record negativo dell’inflazione e il basso prezzo dell’energia hanno reso possibile la diminuzione delle insolvenze aziendali nonostante un contesto globale ancora deludente.
Pubblichiamo uno studio di K-Finance sull’attratività dei settori nel 2015.
In questo studio è stato analizzato l’andamento dei settori durante l’anno per capire quali abbiano registrato le migliori performance.